Il Botafumeiro

Il Botafumeiro è l'enorme incensiere usato fin dal Medioevo come strumento di purificazione in una cattedrale in cui si affollavano folle di persone. Oggi, 800 anni dopo, continua a stupire i presenti quando, dopo la Comunione, l'Inno dell'Apostolo viene suonato sugli organi barocchi e questa meraviglia della fisica inizia il suo sorprendente viaggio pendolare davanti all'altare principale, per salire fino a toccare quasi la volta del transetto.

Per metterlo in moto, sono necessari otto uomini, chiamati 'tiraboleiros', per portarlo dalla biblioteca carico di incenso e carbone. Dopo averlo legato alla corda che pende davanti all'altare principale con tre nodi spessi, lo pompano tirandolo con forza e precisione quando è nel punto più basso del suo viaggio. In questo modo il Botafumeiro raggiunge una velocità di 68 chilometri all'ora in un minuto e mezzo e raggiunge un angolo di 82 gradi dalla verticale, descrivendo un arco largo 65 metri lungo il transetto. Ci sono un totale di 17 cicli avanti e indietro che lasciano gli spettatori con un ricordo che durerà per tutta la vita.

Il Botafumeiro appare già nel Codex Calixtinus, menzionato come Turibulum Magnum, quindi il rituale risale almeno al XII secolo. A quel tempo era appeso a delle travi di legno incrociate nella cupola. L'attuale meccanismo, basato sul movimento tramite carrucole e la legge del pendolo, fu progettato durante il Rinascimento dal maestro Celma.

Nel XV secolo, il re Luigi XI di Francia pagò per la fabbricazione di un incensiere d'argento, ma nel 1809 fu rubato dalle truppe napoleoniche accampate nel chiostro della Cattedrale. Attualmente ci sono due incensieri, che sono conservati nella Biblioteca del Capitolo: il più antico risale al 1851 ed è stato fatto dall'orafo José Losada. È fatto di ottone argentato, misura 160 centimetri di altezza e pesa circa 62 kg quando è vuoto. La seconda è una replica in argento di quella precedente, un regalo degli Alfieri Provvisori alla Cattedrale nel 1971.

Nella sua storia quasi millenaria, il Botafumeiro ha avuto pochi incidenti. Il giorno dell'Apostolo 1499, mentre si onorava la principessa Caterina d'Aragona, il Botafumeiro volò via e si schiantò contro la porta delle Platerías. Il secondo fallimento avvenne il 23 maggio 1622, quando la corda si ruppe e il Botafumeiro cadde a terra. E nel XX secolo ha rotto le costole e il naso di qualcuno che si è avvicinato troppo per ammirare il suo incredibile meccanismo.

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