Roncisvalle, tra leggenda e storia

Roncesvalle è un nome mitico, anche se in realtà è una località piuttosto sconosciuta. Coloro che lo attraversano sono solitamente pellegrini, turisti, visitatori curiosi... Il luogo è piccolo nelle dimensioni, ma grande nella storia e nelle legende.

Il suo nome evoca la leggendaria battaglia del Medioevo, in cui l'esercito di Carlo Magno fu attaccato dai Vasconi. E ricorda anche i pellegrini che percorrono il Camino de Santiago, dato che è la prima tappa del percorso più popolare, il Cammino Francese. Infatti, all'uscita del villaggio c'è un cartello stradale, accanto al quale tutti scattano foto, che indica: Santiago de Compostela, 790 chilometri.

La Via

La prima tappa del Cammino Francese di Santiago corre tra la città gallica di Saint Jean Pied-de-Port e Roncisvalle. Ci sono 25 chilometri di cui 20 sono in salita, attraversando letteralmente i Pirenei. Quindi la maggior parte delle persone che mettono piede a Roncisvalle per la prima volta lo fanno con i piedi stanchi ma con l'anima contenta.

Dopo la doccia e il riposo in uno dei diversi ostelli dei pellegrini del comune, puoi assistere alla messa offerta ogni giorno alle 20 in suo onore nella chiesa di Santa María.

Un luogo di passaggio e di storia

Roncisvalle è un luogo di passaggio dove cultura, storia e leggenda si incontrano. Nel Medioevo fu fondato come ospedale, un luogo di accoglienza e protezione per i pellegrini giacobini, sotto gli auspici del vescovo di Pamplona e del re di Aragona. All'inizio c'era una confraternita di vescovi, abati, chierici e laici che finanziava l'ospizio, affidato alle cure di due cappellani e un almoner.

Successivamente, fu costituito il capitolo dei canonici, governato dalla regola di Sant'Agostino, che l'ha amministrato da allora. Sotto la protezione dei papi, il complesso crebbe di importanza. È documentato che nel Seicento 25.000 razioni all'anno venivano distribuite tra i pellegrini.

A causa di questa situazione storica, Roncisvalle è in realtà un minuscolo villaggio, con solo una ventina di abitanti, di cui la maggioranza sono canonici della collegiata, che mantengono vivo l'ordine religioso.

Arte e architettura

L'insieme architettonico della collegiata comprende una serie di edifici di grande interesse patrimoniale. L'intero complesso monumentale è un magnifico esempio di architettura medievale.

La chiesa collegiata di Santa María era un ex ospedale per pellegrini, ed è uno dei punti più noti del cammino di Santiago de Compostela. Fu costruito tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo. La spianata di accesso porta alla casa del priorato e al museo-biblioteca e, attraverso un piccolo tunnel, alla chiesa.

La Chiesa di Santa María de Roncisvalle, ispirata allo stile gotico francese, risale al XIII secolo e ha una torre difensiva del XIV secolo. I visitatori possono ammirare i rosoni in pietra, le colonne e l'immagine di Nostra Signora di Roncisvalle, una scultura gotica in legno ricoperta d'argento, che presiede la chiesa.
Accanto alla chiesa si trova il cloister, costruito nel settecento (il precedente è crollato a causa della neve). Su un lato puoi ammirare la ttomba del Re Sancho il Forte, con un'enorme statua reclinata del XIII secolo. Secondo la leggenda, il monarca navarrese era alto più di due metri e la sua presenza spaventava i nemici. La dimensione della statua corrisponde alla realtà. Il mausoleo è circondato dalle catene dello stemma della Navarra: si dice che il monarca le abbia strappate al moro Miramamolin durante la battaglia di Navas de Tolosa nel 1212.

La battaglia di Roncisvalle

La Battaglia è un altro esempio delle legende e dei miti che regnano in questa zona. Non è nemmeno chiaro, geograficamente parlando, che abbia avuto luogo a Roncisvalle, e piuttosto che una battaglia potrebbe essere descritta come una battaglia.

Numerosi storici lo collocano vicino alla gola tra Roncisvalle e Valcarlos, dove sarebbe stato facile attaccare il nemico di sorpresa. Carlo Magno e i suoi eserciti, sconfitti a Saragozza nel 778, stavano tornando al loro regno in Francia, distruggendo tutto sul loro cammino, compresa Pamplona, la capitale dei Vasconi.
Sulla collina Ibañeta, situata a 1,5 chilometri lungo la strada che porta in Francia, si trova un monumento che commemora la battaglia di Roncisvalle e in onore di Roland. Da questo punto c'è una splendidavista dei Pirenei.

C'è anche un centro di osservazione degli uccelli migratori, e un hermitage sul sito di un ex ospedale dei pellegrini. Tutta la zona è ideale per escursioni di vari gradi di difficoltà in cui natura e storia vanno di pari passo. I boschi di faggi e querce delineano alcuni dei percorsi più belli e antichi dei Pirenei.

E nel caso in cui tu voglia aggiungere un po' di mistero all'escursione, nelbosco di Basajaunberro, nei dintorni della chiesa collegiata, si tenevano in passato congreghe e ogni tipo di atti di stregoneria.

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